Ciao! Siamo Emanuele e Michele di Digital Managers e questa è Entusiasmo Radicale, la newsletter dedicata ai manager “lenti” nel pensare e veloci nel fare.
In ordine apparentemente sparso oggi parleremo di:
Lumache single | NO è una parola corta da dire | I fiordi della Danimarca | Prendersi tempo per pensare non è da stupidi | Denis Murano senza filtri su tutti | L’arte di fare il c…o che ti pare | Passeggiate prima del mal di testa.
🌕 Osservazioni ibride
Delle lumache sappiamo che il cervello di cui sono dotate, seppur semplice (20.000 neuroni, pochi ma grandi), permette loro di memorizzare e ricordare. Cosa ho mangiato? Con chi mi sono accoppiata? I ricercatori che le studiano sanno che sono soggette allo stress come gli esseri umani e che, con due soli neuroni, possono prendere decisioni importanti per la loro serenità e sopravvivenza. Quello che non sappiamo è quanto vantaggio traggano dalla loro lentezza, quando si pongono le stesse domande esistenziali di chi esalta la lentezza come pratica di vita: chi sono? Dove sono? Dove sto andando? Con chi? Perché? Leggi questa dissertazione sul vivere con la lentezza a cura di Carlo Mazzucchelli.
Anche se all’apparenza la parola “NO” può generare emozioni e sentimenti negativi, è importante apprendere l'arte di dire “NO”. Si può allenare e utilizzare a vantaggio della qualità del proprio lavoro e della propria vita, ma anche a beneficio degli altri. Leggi il post di Cinzia D'Agostino.
Dal lunedì al giovedì, alle 16 tutti a casa; il venerdì anche prima. Straordinari non solo aboliti, addirittura malvisti. Siamo in Danimarca e nella filosofia danese il work life balance prende il nome di Hygge. Una parola intraducibile che rappresenta una piacevole esperienza vissuta in un determinato momento. Poi ci sono i fiordi, le casette bianche e nere, le biciclette, Legoland. In Italia non esiste la parola Hygge, ma nessuno ci vieta di iniziare ad applicare il concetto.
🌈 Consigli spassionati
Siamo a capo di progetti, di team, organizziamo eventi, campagne, imprese. Come manager, le cose più ricorrenti e importanti che siamo chiamati a fare sono pensare, scegliere e dare risposte.
Nella cultura aziendale occidentale, la velocità nel dare risposte viene associata (erroneamente) all’intelligenza. Così, mentre la natura stritola l’umanità, noi trasformiamo il nostro ritmo accelerando e rincorrendo la tecnologia, passando da qualche riunione a 15 call al giorno, una dietro l’altra.
In questo modo finiamo per sottostimare il nostro vero compito, ovvero fare scelte giuste e ragionate. Puoi decidere di improvvisare fidandoti dell’esperienza e dell’intuito, ma devi ricordare che ogni scelta coinvolge variabili diverse anche quando appare simile alla precedente.
Di seguito ti proponiamo una lista di consigli estrapolati dalle migliori pubblicazioni create per aiutarci a pensare di più e agire di meno. Se ne conosci altri, sentiti liber@ di scriverli nei commenti.
Raccogli tutte le informazioni dagli stakeholder prima di scegliere.
Focalizza l’impatto futuro di ogni decisione. Alcune “scottano” più di altre.
Non rispondere in preda all’emozione, usa la logica. La pancia tienila buona per un vino rosso, sarà utile all’aperitivo con i colleghi!
Fatti aiutare a prendere decisioni sensate: sei un manager, non Dio. Le persone del team possono contribuire e lo farebbero volentieri se ne avessero l’occasione.
Se scegli tu, prima lavora per costruire il consenso del gruppo.
Crea un team di persone di cui ti fidi, a cui delegare parte delle decisioni e che possano diventare manager anche loro.
Pensa, ripensa e ripensaci ancora. Ragiona su quale sia la scelta migliore e vai avanti in serenità, lasciando andare tutti i possibili ripensamenti futuri.
🔥 Ogni mese intervistiamo manager, formatori e autori che possono offrire spunti ed esperienze interessanti. 🔥
Amici e amiche, ce l’abbiamo fatta!!!!!
Denis Murano, camuffato in video, ha parlato per noi, per voi, per tutti. Gli abbiamo chiesto cosa pensa dei manager e un consiglio ai manager della nostra generazione.
Non si è risparmiato su nulla. 🙈🙉🙊
🤙 Libri che cambiano tutto
La vita ci porta a preoccuparci troppo. Siamo sempre circondati da ansie e scocciature, impegnati ad analizzare ciò che gli altri possono pensare di noi, persi nelle aspettative della società rispetto alle nostre vite, costretti al conformismo per non deludere le aspettative. Che rottura!
Finiamo per perdere il contatto con noi stessi e con quello che vogliamo davvero. Lo scordiamo o non abbiamo nemmeno l’occasione di scoprirlo. Ci manca il tempo per approfondire.
Dobbiamo pensare di più a noi e meno agli altri; sperimentare quel sano egoismo che ci dà la forza interiore per esprimerci al meglio.
Quella che hai appena letto è una nostra considerazione a caldo dopo aver letto “La sottile arte di fare quello che c***o ti pare” di Mark Manson, un libro di crescita personale diverso dal solito: leggero, veloce, diretto. Ci piace perché motiva a ragionare sul peso che diamo alle cose nella vita di tutti i giorni e nel lavoro, perché è in quella “leggerezza” che l’autore consiglia che troviamo la felicità.
Se non vuoi leggere il libro ti basta questa frase di Manson: “Tu e tutti quanti sapete che prima o poi morirete. E nel breve lasso di tempo che resta tra qui e l’aldilà, hai una quantità limitata di cose di cui ti puoi interessare. Davvero poche, in effetti. E se ti curerai di tutto e tutti senza una scelta ragionata – beh – sarai fottuto.”
Se invece lo vuoi leggere, manda una mail a teamwork@digitalmanagers.it e ti spediremo una delle 3 copie cartacee che abbiamo riservato agli iscritti alla nostra newsletter!
Se questa newsletter sta diventando lunga prenditi una pausa e lasciaci un commento fittizio. 🤗
🧘♀️ Respira, vola!
Di solito ci accorgiamo che siamo stanchi quando è troppo tardi.
Non sarebbe meglio installare un piccolo allarme che ci avvisi quando è ora di staccare la spina?
Ecco alcuni esempi di campanelli da ascoltare con attenzione quando iniziano a suonare:
Insulto immediato al 2° call center che chiama.
Desiderio criminale di premere: “Esci dalla call”.
Audio ovattato delle persone che parlano dopo 55 minuti di call.
Istinto omicida verso il collega che sai com’è fatto ma quel giorno non lo sopporti proprio.
Cliente che parla mentre nella tua testa la sua voce si trasforma in quella del cane del vicino che abbaia 24 ore su 24.
Le tempie che pulsano come quando il vicino di treno parla al telefono a voce alta per tutta la durata del viaggio.
Pazienza inesistente che se qualcuno ti dice “Stai calm@”…
Insomma fare una breve passeggiata nella natura - prima del mal di testa - è il modo migliore per ritrovare lucidità e ossigenare il cervello.
Se proprio non riesci a fare una passeggiata metti le cuffie e vai qui
😎 Elogio alla lentezza e al presobenismo!
Posologia: ascolto in macchina, finestrino giù e braccio di fuori…
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Se non ti sei ancora iscritt@ fallo subito!
A 2 settimane dalla prima uscita abbiamo registrato tantissimi nuovi iscritti (nb: non sono tutti parenti). Grazie ❤
Alla prossima.
Emanuele e Michele
Bravissimi, l’ho adorata!!
Questo è un "commento fittizio" solo perché ero curiosa di vedere dove mi avrebbe portato il link 😝
Scherzo ragazzi, vi leggo con piacere 😉