Ciao! Questa è Entusiasmo Radicale, la newsletter emozionale che ti parla di crescita lavorativa e reale disperazione.
Alcune certezze che troverai sempre:
La vita è un gioco, il lavoro di più.
Guadagnare serve per vivere, ma solo se sei povero.
Respirare viene prima di vincere.
Se cresci di ruolo, cresce l’autostima, sei più felice.
Se sei brutt@ puoi colmare la bruttezza con il successo.
I social, se li assumi senza ricetta, travisano la realtà.
Prendersi del tempo per rispondere è la soluzione unica ad ogni male.
Di cosa parliamo oggi:
Deduzioni moderne
Scarpe di pezza
E’ arrivato l’arrotino…
Deduzioni
“Eliminato l’impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità”
La verità è che la calma estiva è finita, e l’anno produttivo, ristretto in quel caffè del mattino, è ripartito. Alzi la pipa chi non ha dedicato almeno 10 minuti a pensare alla propria vita (e cosa fare nella…) durante la pausa estiva.
Che consigli ci darebbe Sherlock Holmes oggi, se al posto della lente avesse uno smartphone BRONDI?
🔎 Ricorda la Perfezione, Watson.
“Il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare”
Bisogna vedere ciò che gli altri non vedono, per farlo bisogna mettere la massima concentrazione in quello che si fa. Notifiche OFF, Risponde la segreteria telefonica di...
Attenzione però, bisogna anche scegliere il giusto balance tra l’ossessione per i dettagli e la capacità di dire “ok, ho visto quello che c’era da vedere, ora basta così”.
Senza esagerare.
🔎 Parti dalla Cima, Watson
“Nel risolvere un problema, la cosa più importante è essere in grado di ragionare al contrario”.
In psicologia la chiamano la "tecnica dello scalatore”. Invece di partire dal problema si comincia dall'obiettivo e si va a ritroso. Questa tecnica consiste nell'impostare il lavoro di risoluzione del problema scomponendolo in interventi più piccoli e semplici da realizzare, proprio come farebbe uno scalatore.
🔎 Meno Emozioni, No Watson, davvero?
“Ogni volta che mi lascio coinvolgere, fallisco nel compiere il mio dovere."
Holmes sostiene che le emozioni potrebbero offuscare le capacità di ragionare con precisione, perciò si allontana da esse. Noi preferiamo imparare a riconoscerle, per gestirle, e non nascondiamo che quando non vengono gestite, potrebbero talvolta “spostare” verso l’irrazionale le scelte manageriali razionali. Brutta questa lo sappiamo, ma Holmes non ha voluto negoziare.
Scarpe di Pezza
Forse lo hai letto, e avrai sicuramente tratto le tue conclusioni, di una missione davvero grande, di vita e non solo di lavoro. Perché i migliori successi hanno davvero poco a che fare con il lavoro.
Nel libro “L'Arte della Vittoria, Phil Knight si racconta ristretto e tutto d’un fiato. Un ragazzo come noi, 40 anni prima di oggi, ma con le stesse paranoie sulla vita e il futuro, e con qualche passione forte, come tanti di noi.
Certamente con meno mezzi di comunicazione, e in un epoca davvero difficile da comprendere per noi, in verità. Appare subito cristallina però la follia lo ha spinto a partire verso un Giappone molto più ostico di oggi, importare delle scarpe, e venderle poi negli USA.
Siamo nel 1962. Scarpe di pezza, guerre, diritti civili. Il ragazzo “come noi” ha letto che “L’uomo che sposta le montagne comincia portando via i sassi più piccoli” (tecnica dello scalatore). Da li è partito, e pian piano, superando ogni death valley, è arrivato dove voleva. Momenti di sconforto probabilmente tanti, Romanzitudine del libro altrettanta, ma ha tenuto duro, e oggi ce lo racconta.
Il suo obiettivo non era fare soldi, ma migliorare il mondo con delle scarpe migliori.
Eccola la passione, un “patito” per la corsa, lui, la passione per quello che facciamo, noi. La leggera, quasi “folle”, convinzione di poter davvero fare le cose, cambiare le cose, “spostare” le cose per renderle migliori di prima.
Ma come lo ha fatto? Da solo? NO. Fidandosi degli altri, supportato dagli altri. Un sogno solo dentro di noi stessi, e poi deve diventare anche quello degli altri, se vogliamo davvero farcela.
E l’abilità vera è trovare le persone giuste da portare a bordo, e fidarsi di loro, e come lui sapeva: “lascia fare a loro le cose, e ti stupiranno”.
Se non l’hai letto diccelo nei commenti e te ne mandiamo 1 copia.
Attenzione a questo paragrafo:
Quando fai qualcosa, quando migliori qualcosa, quando fai nascere qualcosa, quando aggiungi una cosa o un servizio nuovo alla vita degli altri, rendendoli più felici, o più sani, o più sicuri, o migliori, e quando lo fai in modo incisivo ed efficiente, in modo brillante, nel modo in cui si dovrebbero sempre fare le cose, partecipi con maggiore pienezza al grande dramma di tutta l’umanità. Anziché vivere e basta, aiuti gli altri a vivere più pienamente, e se questo è fare affari, bene, allora chiamatemi un uomo d’affari. Forse mi ci abituerò.
E’ arrivato lo Sfogatoio!
“Il mio obiettivo principale è fornire risposte, aiutare con informazioni e facilitare la creatività o la risoluzione di problemi, piuttosto che creare una piattaforma per la socializzazione tra utenti”. Questa è la risposta GPT alla domanda: “Pensi che diventerai un social network?”
Certo, hai ragione GPT, fino a quando i social rimaranno tali per come li conosciamo, allora non ci saranno altri social all’infuori di essi, ma quando il concetto stesso di questo mezzo, e la forma dell’interazione cambierà, allora preparati cara GPT, perché forse diventerai anche tu un fottutissimo social network. Allora anche tu agevolerai la “socializzazione tra utenti”, a modo tuo, sicuramente più segmentato, con silos ben perimetrato, ma pur sempre una rete per fare interagire le persone.
D’altra parte, manco a dirlo, ci stancheremo di questa modalità di social prima o poi, come tutto, no? E magari preferiremo avere feed più precisi, meno algoritmi intrusivi, meno distrazioni inutili. E speriamo di non stancarci anche di Google e i suoi ormai infiniti listati di risposte, posizionate in compresse di link building al sito wix del giornale del paese.
Rimane il fatto che se la nostra visione dovesse avverarsi, diventeremo milionari. Testimoni tutti.
Insomma, coerenti e convinti con la nostra idea, abbiamo creato il nostro profilo, e lo stiamo istruendo, lo stiamo addomesticando come una bestiaccia nella foresta.
A cosa serve? Non lo sappiamo, ma ci piaceva l’idea di poter mandare a cagare qualcuno in qualsiasi momento, senza farlo per telefono, per messaggi o per mail, o peggio ancora dal vivo. D’altra parte, lui si definisce “Un confidente empatico e spiritoso per lavoratori digitali.” Forse ha capito che è meglio non scherzare!
Ricorda GPT, 1 Milione.
Non aggiungiamo altro… sfogatevi, e se volete, fate degli screenshot e mandateceli… condividiamo le disgrazie insieme!
Qualcuno non ci credeva, soprattutto lui, poi è successo, ne abbiamo la prova! Potevamo mostrare una matrifoto più in ordine, meno sudata, meno scartavetrata, meno palomizzata, ma forse volevamo mostrarvi la verità, tutta le verità di quello che siamo.
Se questa cosa ti è piaciuta, faccelo sapere qui sotto lasciandoci un cuore ❤️
Condividiciiii! Aiutaci a crescere, diventare ricchi e chiudere finalmente questo progetto di pezza.
Ci leggiamo il mese prossimo, a presto!
Emanuele & Michele
NB: Ci trovi anche su NEWSLETTERATI
Vi leggo sempre con grandissimo piacere! siete TOP! il libro… è nella mia “to read list”! se me lo mandate 🙏 grazie, altrimenti lo comprerò! 😉
Mi avete fatto ricredere sul valore delle newsletter. Bravissimi e gentili ;) mi metto in fila per il libro!