C'è una voce che sale dal bosco: è quella di un vecchio albero che vive lì da sempre, e adesso vuole dire la sua. Perché anche le piante hanno una personalità, delle passioni, ciascuna ha un proprio carattere. Cercano sottoterra per guardare il cielo. Si studiano, si somigliano, si aiutano.
Che bello ritrovarsi! Che bello ricascare nella tua inbox in un giorno e un’ora a caso come i peggiori guai inaspettati di inizio anno.
Buon inizio sto … ! Siamo Emanuele Caccamo e Michele Vaccarotto e portiamo la tua meritata fetta di Entusiasmo Radicale, dolcissima newsletter per manager avidi e indiscreti.
Ci sono stati molti nuovi iscritti e ne siamo contenti. Sei nuov@? Benvenut@ 😍 nella nostra umile scheggia impazzita. Ti chiariamo subito che qui dentro non si parla di soft skills… bensì dell’arroganza in cicchi di caffè che ci serve per affrontare questo clima di dissenso emotivo dei mercati della frutta.
La brutta notizia è che siamo ormai tutti piccoli manager, dobbiamo esserlo se vogliamo crescere prendendoci soddisfazioni rimanendo felici nella vita.
Qui dentro vogliamo condividere e imparare ad essere manager di noi stessi (prima) e di altre persone (dopo), autisti di emozioni e pure cantautori per le generazioni come noi, persi nel fruscìo delle foglie di un vento di bel cambiamento.
La buona notizia è che ci serve meno excel e più pancia, emozione, visione sul portare avanti progetti sempre più difficili. Tutto sommato serve guidare ed esprimere le nostre personalità senza master costosi ed esagerati. In questo scenario gli algoritmi, AI e tecnologie di machine learning diventeranno sempre più “esperti” e ci supporteranno nei processi e nelle scelte data driven. Noi invece continueremo ad essere persone pensanti con lacrime leggere cariche di sensazioni a pallettoni...
Il pensiero di oggi è dedicato ai team leggeri, connessi e decentralizzati. Per capire meglio come funziona lo abbiamo chiesto alle piante. Si… alle piante.
Ecco che facilmente potrebbe sembrare la “fattanza” residua delle feste, ma invece è la scienza che ci ricorda quanto piante, animali e uomini, mezzi uomini e ominicchi sono in stretta relazione tra loro attraverso una forte empatia emotiva planetaria. Argomento caldissimo di rara bellezza che noi umani - convinti di cotanta superiorità - visto da come trattiamo il nostro pianeta… ne abbiamo capito neanche la metà.
🌱 Parlare alle piante fa bene a loro ma anche a noi stessi, lo abbiamo sempre pensato.
Stefano Mancuso è autore, scienziato e neurobiologo, primo italiano ad essere invitato nel 2010 come speaker in un TED Global ad Oxford.
Stefano ci piace perché ha un punto di vista scientifico e culturale sulle piante molto diverso dalle tipiche visioni vegetariane sostenibili peace & love.
… “Le piante consumano pochissima energia, hanno un’architettura modulare, un’intelligenza distribuita e nessun centro di comando”.
Pare che la rete dell’internet globale abbia preso spunto proprio da loro. A noi questa cosa suona di modelli organizzativi dalla quale come manager possiamo solo che imparare…
Cosa ci portiamo a casa (dall’orto di Mancuso)?
Come le piante, così le organizzazioni - anche quelle piccole - devono imparare a sopravvivere in differenti contesti, senza centri di comando “pesanti” ma autonomie diffuse e cooperative, per riuscire così ad adattarsi velocemente ai cambiamenti intermittenti della nostra epoca.
Per rendere questo sistema performante i manager devono creare altri manager iper-connessi e responsabilizzati.
Come farlo c’è lo spiega ancora meglio la nostra sempre verde Eva Martini
Tempo ed energie sono limitati: come manager, come leader, come persone non possiamo fare tutto ciò che il lavoro e la vita oggi richiedono senza una rete di aiuti bel collaudata. Come costruirla? Espandendo il nostro potere sugli altri.
Hai presente quando Bella in Twilight (suvvia, non essere snob, sappiamo che l’hai visto) si allena per espandere il suo potere di scudo, in modo da proteggere non solo se stessa, ma anche i suoi amici vampiri? Ecco, allo stesso modo noi dobbiamo espandere il nostro potere nel gruppo, attraverso la delega, il coinvolgimento, l’ispirazione, l’esempio.
Seguendo le indicazioni che ci dà Shawn Achor in Big Potential, ti suggeriamo 4 strategie per espandere il vostro potere a tutto il team e alzarne notevolmente il potenziale:
Riconosci che puoi creare il cambiamento indipendentemente dal ruolo (anche l’undicesimo violoncellista dell’orchestra è fondamentale, ci racconta il direttore Benjamin Zander nel suo bellissimo TED Talk)
Sviluppa un Elevated Pitch personale (cugino dell’Elevator Pitch) per instillare negli altri il desiderio di essere agenti positivi di cambiamento - quando aiutiamo le persone a vedere perché dovrebbero desiderare il cambiamento, attiviamo in loro un senso di responsabilità che trasforma l’indifferenza e l’inerzia in potenziale enorme. Sii il Mickey dei Goonies.
Usa il progresso come combustibile: per sostenere il cambiamento dobbiamo ricompensare e rinforzare gli sforzi che le persone fanno per creare il cambiamento stesso; traccia i successi, celebra, motiva!
Cerca il significato in ogni ruolo - la vocazione è la strada verso l’espressione del nostro massimo potenziale, sta a noi quindi trovare il significato della nostra occupazione, assicurandoci di sfruttare almeno uno dei nostri punti di forza al giorno. Il significato è ciò che ci mette in condizione di essere leader.
Sei pronto per la tua evoluzione da Manager a Super Saiyan?
Condividi la newsletter ma prima riempiti di piante, parlaci con loro ascoltandole, coinvolgi i tuoi collaboratori in nuovi modelli di gestione autonoma dei processi e usa l’aspirina responsabilmente.
❤️
A presto
Emanuele e Michele