Ciao! Questa è Entusiasmo Radicale, la newsletter emozionale che ti parla di crescita lavorativa, passando per l’autogrill della profondità umana, agitandola, scuotendola, per poi risalire lungo i percorsi dell'azione, dell'essere e del fare.
Le certezze di oggi:
Il lavoro è un ring, le corde non servono
Sorridere non basta per convincere
Anche i brutti possono essere carismatici
I sacrifici per diventare migliori non si dichiarano nel 730
Il ring è solo una suoneria
Trump all’inizio era un buono (“face”)
Definire il carisma del nostro interlocutore aiuta sempre
Di cosa parliamo:
Il Carisma
André the Giant
Carismarsi da soli
The best there is, the best there was, and the best there ever will be. Hulk Hogan
Inizia lo show!
Silenzio, cammini solo sul palco, le luci ti accendono a giorno e ti alzano 100 metri sopra gli altri. L’ossigeno manca e anche al pubblico, un applauso ti avvolge. Il cuore sale, la gola scende. Ti stavano aspettando. Sono lì per te.
Sorridi. Respiri il petto, alzi le spalle. Sono passati appena 11 secondi e il tuo momento è arrivato. Inizia lo show!
Ma quale intelligenza artificiale, c’è un magnetismo umano ancora poco esplorato, che attrae le persone d’avanti a te. Negli ambienti delle valutazioni personali lo chiamano carisma e gli studiosi per una volta sono tutti d’accordo, esso è un comportamento umano di connessione talmente autentica e forte come null’altro sulla terra.
3 cose che il carisma non è...
Il carisma è spesso impastato con la vendita, di fatto è un potere “sfacciato” ma non è egocentrismo, anzi il contrario, Susan Fiske (2007), psicologa sociale, dice che si tratta di un potere caldo. Perché le persone carismatiche sono genuinamente interessate agli altri, e non solo a se stesse.
Il carisma ti trasporta nella folle fiducia dell’altro, ma non è persuasione. Perché la persuasione mira a farti cambiare idea, il carisma ti ispira al cambiamento.
Il carisma non è leadership, perché esso ha un impatto immediato sul gruppo, ma non necessariamente quel gruppo dovrai guidarlo con visione, strategia e capacità di adattamento. In altre parole, se hai carisma, trasporto, impatto nella comunicazione, non per forza saprai dettare la strada. Allo stesso modo, essere un leader naturale non garantisce di saper catturare l’attenzione o conquistare il pubblico quando parli. Di sicuro, se le hai entrambi, sarai più ricco anche in banca.
E tu? Carisma, leadership, carisma, leadership, carisma, leadership…
Ti senti di comunicare a testa alta, senza mai esitare nelle tue risposte, e avendo sempre un’idea chiara di dove stai andando? Noi per niente.
Olivia Fox Cabane ci da dato 3 suggerimenti definitivi per migliorare il carisma:
Abbassare l'intonazione alla fine delle frasi.
Ridurre la frequenza dei cenni del capo, evitando movimenti troppo rapidi o frequenti.
Fare una pausa di due secondi prima di iniziare a parlare.
Ha scritto un bel libro, si chiama “The Charisma Myth”, ci ha dato anche 2 copie di quello, se ne vuoi una, carismaci nei commenti 👇. Abbiamo letto almeno altri 4 testi sul carisma, dicono tutti le stesse cose riassumibili in 10 parole che abbiamo dimenticato.
Sempre lei, ci svela che le persone carismatiche non sono sempre carismatiche e che il carisma non è sempre innato, ma si apprende, si perfeziona. E’ vero anche che certe persone ci nascono, ma certe persone nascono anche ricche… cosa ci vuoi fare.
Presenza scenica, potere e calore, siamo tutti (o quasi) dei lottatori dentro e fuori dal ring.
Se pensi a persone carismatiche ti verrà sicuramente in mente Steve Jobs o Elon Musk. Se hai invece i nostri problemi, potresti pensare a John Cena, André the Giant o Jimmy "Superfly", oppure il celeberrimo Hulk Hogan.
Probabilmente il Wrestling non è uno sport, non è teatro e non è puro intrattenimento. Forse è una fusione di tutto ciò e a maggior ragione ti fa vomitare. Difficile valutare e capire bene l’essenza di questo show, perché implica un americanismo importante, assimilato sotto forma di steroidi nella carne fin da bambini.
Personaggi oltremodo bizzarri “combattono” seguendo un copione su un ring e fuori. Ma il vero “croccante” sta nella storyline, cioè la narrazione che si sviluppa tra i personaggi, intrecciando rivalità, alleanze e colpi di scena. Ogni incontro è una tappa di una storia più grande: c’è sempre un eroe (“face”) e un antagonista (“heel”), ma i ruoli possono ribaltarsi con tradimenti inaspettati o ritorni trionfali. La rivalità va oltre il ring, occupando spazi televisivi, social e persino il backstage, creando un universo narrativo dove lo sport si mescola al dramma teatrale e all’intrattenimento puro.
Lo show, la performance, la finzione, non si limitano solo a fisicità e tecniche, ma anche alla capacità di connettersi emotivamente con il pubblico. Talvolta con gesti e urla riconoscibili. Il successo dei lottatori dipende tantissimo proprio dalla loro forza di coinvolgimento degli spettatori, e della costruzione di una storia avvincente, attraverso il proprio carisma. Ecco che la finzione viene meno.
Come i Wrestler, cerchiamo anche noi di essere persone autentiche e uniche ogni giorno. Usiamo gesti, mimiche e parole memorabili. Quando incontriamo qualcuno per la prima volta, valutiamo istintivamente se quella persona sia un potenziale amico (“face”) o nemico (“heel”). E la nostra vita va spesso oltre il ring, occupando i social per esempio. Ed è subito dramma teatrale e intrattenimento puro. Ecco allora che la finzione sale.
Autocarismarsi
Come i Wrestler, al centro del ring ci siamo noi, con la voglia di fare la differenza, e questo magnetismo da super eroi può triggerarci per eccellere a quel tavolo di birre alla spina o trattativa di lavoro sulle spine. Portare sul tavolo il carisma ci creerà più fiducia, quindi dovremmo litigare meno con gli altri, dovremmo parlare meno, forse lavorare meno.
Ci sono aspetti estetici di intrattenimento utili a carismarci da soli, ci sono attorno gli ambienti e le altre persone che ci influenzano positivamente - Jim Rohn diceva: “Siamo la media delle 5 persone che frequentiamo di più” - e poi ci siamo noi stessi, con la nostra sicurezza in noi stessi. Eccola la chiave definitiva del carisma, l’autofottutissima autostima. Perché se è possibile avere una buona stima di sé senza essere carismatici, il carisma, invece, non può esistere senza una solida fiducia in se stessi. Ecco che come al solito dobbiamo risolverci i problemi da soli.
Dov’è l’autostima?
Di sicuro è troppo tardi per chiederla ai nostri genitori, e non ha senso rivolgersi alle banche o al commercialista. Abbiamo visto spesso che neanche i social aiutano più di tanto: se da un lato offrono spazi per esprimere la nostra identità, dall’altro ci pongono di fronte a un confronto costante con le vite idealizzate (e spesso finte) degli altri. Men che meno si può trovare al lavoro, che forse è il posto peggiore per chiederla, ma il migliore per guadagnarsela. Considerando che trascorriamo in media 8 ore al giorno lavorando, ha senso cercarla lì e non in spiaggia ecco, guadagnandosela attraverso l’apprezzamento delle nostre qualità, affrontando sfide importanti e ricevendo feedback (sani).
Poi ci sono le passioni, la mindfulness e le relazioni significative, senza dimenticare comunque quelle fottute 8 ore al giorno dedicate al lavoro.
Secondo Kristin Neff, autrice di “La self-compassion. Il potere dell'essere gentili con se stessi”, sul lavoro l’autostima va buttata avanti con tutta la forza che abbiamo, con la capacità di accettare gli errori e imparare da essi.
Abbiamo sempre sostenuto che avere un atteggiamento audace, innovativo e fuori dagli schemi, in altre parole essere “selvaggi”, a lavoro avesse senso, soprattutto in tempi come quelli che viviamo. Secondo Amy Wrzesniewski, chi ha un atteggiamento più “selvaggio” si prenderà la libertà di modellare il proprio lavoro in modo che rispecchi meglio i propri interessi e competenze. Gli studiosi lo chiamano job crafting, il processo concreto con cui trasformiamo quel senso di “non sono ancora pronto” in “ci provo, e lo faccio mio.”
Il lavoro è un ring, e il job crafting è il modo per entrare in scena come un Wrestler, quando inizia lo show. Anche se dietro le quinte siamo ancora incerti. Ma fanculo, proviamoci.
E’ scientificamente provato che tutti nasciamo con il carisma, ma nessuno nasce con il carisma del campione, e ogni passo avanti costruisce quella sicurezza che serve per “buttarsi fuori” dal ring ogni giorno. Se vuoi condividerci aumenterai la nostra autostima di 100 punti, e ci lasci un ❤️ cambieremo il nome in Entusiasmo Carismale subito.
Alla prossima Wrestler
Emanuele & Michele
Sono Emanuele Caccamo, un quadrupede account manager. Alle elementari la maestra mi picchiava. Ho avuto esperienze come Founder, Head of, Project Manager, advisor farmaceutico, cambio gomme, taglio del pane. Sisma Tumbao è il mio progetto artistico tropicale. Entusiasmo Radicale è il mio spirito immorale che si rivoltella nella realtà quotidiana.
Sono Michele Vaccarotto, account manager alla vecchia maniera. Troppo povero per credere nella sfortuna e troppo fortunato per lamentarsi della vita. Project Manager, Founder, Amante Appassionato, bassista ora dj per passione, spendo tutti i soldi che ho in future di vinile. Entusiasmo Radicale è la mia speranza in un mondo migliore.
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