Ehi tu, lo sai che la tua faccia assomiglia a quella di uno che vale 2000 dollari? Già, ma tu non assomigli a quello che li incassa...
Sole cocente, terra rossa, pistole sudate, colpi ravvicinati di primi piani veloci, sinfonica suspense e selvaggia brama di denaro. Nel vecchio west di Sergio Leone i protagonisti riportano sempre lo spettatore alla soddisfazione primaria dell’essere umano, la gratificazione dell’ego. Nel “Il Buono, il Brutto e il Cattivo”, capolavoro senza tempo, il regista evidenzia la versatilità comportamentale di ogni uomo a seconda dei contesti sociali che deve affrontare.
Non ci sono più eroi, ma solo uomini che vivono dei loro vizi e hanno il pregio di non sentirsi in colpa.
Non trovi che questo vecchio west assomiglia molto al nuovo, selvaggio west digitale?
Chi conosce il genere si è già steso sul divano imbalsamato dalla potenza visuale e sonora di questa pellicola. La pellicola! Senti come suona questa parola, allegoria di un tuffo nella polvere, nel silenzio e nella lentezza dell’analogico del bianco e nero…
Ciao, siamo Emanuele Caccamo e Michele Vaccarotto e questa è Entusiasmo Radicale, la newsletter dedicata ai manager del nuovo west digitale.
Sei qui perché un manager pistolero incontrato in un saloon ti ha parlato di noi? Iscriviti! Non farlo arrabbiare.
Sei ripartit@? Hai sentito questo disagio diffuso in bastoncini da 100 ml con fragranza di malessere energetico, economico e politico?
Sinceramente, questo Far west non ci fa paura, testa alta e cavallo pronto. Appena le cose si mettono male abbiamo residenze più convenienti nel mondo: (già perché il mondo è fottutamente bello e in media ognuno di noi ne vede solo il 6% in una vita).
Oggi si parla di polvere da sparo | Piccole Antille | Bastoncini Findus | Intelligenza emotiva e dove trovarla dentro | Manager umoristi + manager felici | Manager silenziosi serial killer | Libri che sembrano scemi ma non lo saranno | Jetpack per i manager come programma politico da votare subito.
😎 Le osservazioni più romantiche del far web
Sei manager? Perché non dovresti volere un bel Jetpack? Yuri Gagarin ci spiega perché non andiamo ancora in ufficio così... ma ancora per poco Volooo
Regola n°1 del far web: se non si sanno riconoscere e gestire le proprie emozioni non si potranno gestire quelle degli altri. Ci sono 5 abilità fondamentali per riconoscere e definire la nostra cara vecchia intelligenza emotiva:
Conoscere le proprie emozioni;
Monitorare le proprie emozioni;
Motivare se stessi;
Riconoscere le emozioni negli altri;
Gestire le relazioni con gli altri.
I grandi leader prendono l'umorismo sul serio. C'è la convinzione errata nel mondo del lavoro di oggi per cui i leader devono essere seri per essere presi sul serio. La scienziata comportamentale Jennifer Aaker e la corporate strategist Naomi Bagdonas indagano la sorprendente forza dell'umorismo: perché è un'arma segreta per creare legami, forza, creatività e resilienza. Vai e fatti una risata.
L'umorismo sul lavoro rappresenta senz’altro un approccio intelligente per cambiare prospettiva, vedere situazioni e problemi in modo diverso e sfogarsi. Questa caratteristica non viene sufficientemente menzionata come aspetto chiave della leadership nel nuovo west, chissà come la vedrebbe Sergio Leone? Oltre a quelle che fanno ridere, ci sono le persone tranquille e silenziose, anche loro nascondono delle potenzialità incredibili, alcuni sembrano dei killer spietati che ti seguiranno sotto casa la sera, ma oltre a questo aspetto, le loro potenzialità non vanno sottovalutate.
✅ 5-4-3-2-1
Anche tu leggendo il libro di Mel Robbins “La regola dei 5 secondi” penserai di essere finit@ dentro la fuffologia eroica americana, ma poi, proseguendo con grandi riserve naturali nella lettura scoprirai questo potente strumento della metacognizione che Mel Robbins ha scoperto per caso, dice lei.
La storia è quella che sembra la solita americanata con la mayonese, lei sta male piena di problemi e non riesce a svegliarsi la mattina, una sera vede una cosa in TV (un razzo con un conto alla rovescia) e decide che il giorno dopo avrebbe agito contando, si contando da 5 a 1, al suono della propria sveglia, e poi AZIONE senza pensare. Concentrandosi sui numeri e inibendo il bombardamento di pensieri le cose diventavano più semplici da fare.
Scientificamente la storia sta in piedi e leggendo scopri che la tecnica funziona, funziona perché il cervello lo freghi in quanto non ha materialmente il tempo di iniziare a produrre quell’infinita quantità di seghe mentali che ti frenano e ti impediscono di agire.
A quanto pare esiste un forte legame tra cervello e istinto e la regola dei 5 secondi smorza l’insicurezza e alimenta l’autostima, permettendoci di scoprire che abbiamo il coraggio di affrontare tutto ciò che è nuovo e ci fa paura.
Due cose per lasciare questo libro al tuo destino:
Gli americani sono strani e diversi da noi ma la conoscenza e il legame tra cervello e istinto è uguale per tutti, ed è davvero incredibile. Noi, esseri spregevolmente pigri di fisico, come se non bastasse, abbiamo anche il cervello pessimista. Contando ci si distrae dai pensieri negativi, si agisce, si creano nuove abitudini e si cambia musica. Brava Mel Robbins da non confondere Mel Gibson.. Anche lui agiva forte in Braveheart.
La regola dei 5 secondi non vale allo stesso modo nei cibi caduti per terra.
Il TEDX Talk di Mel Robbins ha fatto “solo” 30 milioni di visualizzazioni. E’ un contenuto piacevole da vedere, Mel è una speaker di gran classe pertanto ti terrà incollat@ allo schermo. Consigliato ++ 5 stelline!
Il libro lo trovi qui ma conta prima di acquistarlo.
Conoscevi il libro? Pensi sia una ca… pazzesca o utilizzi la regola?
💀 In tempi difficili, sorridi, non tirare fuori la pistola.
Sei nella c.! Il tuo team ha prestazioni indecenti, è un momento di crisi e tutti sono stressati…
Otterrai risultati migliori se ti accanisci sui dipendenti o se li incoraggi con il sorriso e cerchi di promuovere la cooperazione positiva?
C’è una caratteristica con studi alla base nota come motivazione epistemica: il desiderio di elaborare le informazioni in modo approfondito e quindi assorbire inconsapevolmente le emozioni degli altri.
Sulla motivazione epistemica alcuni ricercatori (Gerben A. van Kleef) dell'Università di Amsterdam hanno testato 140 studenti laureati misurando le loro reazioni alle emozioni di un "leader" (un’attore addestrato) durante un'esercitazione simulata.
Con questo studio hanno scoperto che la rabbia era più efficace per aumentare le prestazioni delle squadre con un'alta motivazione epistemica, mentre l'allegria era più efficace per le squadre con una bassa motivazione epistemica.
La ricerca documenta la differenza che fanno i leader positivi rispetto ai leader autoritari nelle fasi di stress, perché la stanchezza mentale e la pressione del tempo durante i periodi di stress rendono i membri del team più inclini a reagire semplicemente all'umore di un leader piuttosto che a riflettere attentamente sul suo messaggio. Insomma se sei un/a leader stronz@ non fai altro che generare nervosismo e rubare energie al resto del team che sarà più predisposto a offendersi e non riuscirà ad affrontare i problemi.
Un’ altra ricerca più attuale a quella di Amsterdam ha dimostrato che persino il rumore ambientale tendono a ridurre la motivazione epistemica.
Proviamo per la prima volta a fare un questionario, Emanuele ha dubbi che chi effettivamente instaura una relazione negativa con il proprio team non lo ammetterà mai a se stess@, io conto sulla tua onestà intellettuale. Chi vincerà?
Proviamo per la prima volta questo tool, si potrà rispondere solo per una settimana e i risultati li vedrai in diretta.
Fra due giovedì torneremo parlando di es*****i e poi di cu******o.
Se ti è piaciuta lasciaci un ❤ qui sotto, le nostre notti insonni ringraziano e la motivazione epistemica si impenna!
Ps: ogni volta che condividerai questa newsletter eviterai uno stallo alla messicana tra manager!
Un abbraccio 🤗
Emanuele e Michele