Lo senti questo lieve soffio di vento? Il click day di nuove mail e newsletter da leggere ogni mattina, kilobit di novità in formato big babol. Lo senti il brividino di entrare in Instagram e scrollare in giù seduto sulla tazza del caffè?
Giardini unici con fiori colorati, spazi felici anzi reali, in balia di una shrinkflation del contenuto, il prodotto si restringe e il suo prezzo rimane tale.
E’ il talkshow dei nostri tempi, a volte esagerato, incontrollabile, ma infondo magico, appagante, atavico.
E’ il cambiamento!
Cambiamento è la parola che abbiamo usato di più nel 2023.
Una combinazione di esperienze umane e tecnologiche che alterano la nostra pelle e successivamente la nostra mente. Da gente che ha studiato abbiamo letto che esiste un cambiamento esterno, veloce, che subiamo quasi senza poter scegliere, e uno interno a noi stessi, più lento, più intricato. Li dentro si svolge la partita più impegnativa, caratterizzata dalla digestione dei carboidrati che arrivano da fuori, che diventa poi resistenza, adattamento, opportunità. In questo contesto, è la nostra percezione a fare la differenza.
«La realtà non è ciò che ci accade ma ciò che noi facciamo con quello che ci accade».
Aldous Huxley
Buongiorno Entusiasmo Radicale,
siamo gli ultimi Emanuele Caccamo e Michele Vaccarotto. Pensiamo che acquisire una conoscenza razionale del profondo cambiamento tecnologico e umano che viviamo, potrà velocizzare la percezione da fuori verso dentro. Questo trigger potrebbe favorire l'empowerment, inteso come un miglioramento personale continuativo.
Questo è quello che abbiamo cercato di fare in questo anno.
1 cambiamento da attaccare
Il cambiamento fuori è un film tecnofamelico in timelaps senza mezze misure, che mette in relazione le persone con le persone. Finalmente, a decidere il sugo della pasta, a governare l’utilizzo dell’informazione, non sono solo le aziende, gli Stati, gli editori. Figo! Nel nostro piccolo dentro e grande fuori possiamo “spostare” quello che vogliamo. Oggi, adesso, subito, un tuo post su LinkedIn può far riflettere migliaia di persone per giorni… 10 anni fa ci voleva una pubblicazione sul periodico locale, una redazione e qualche mezza giornata di tempo da buttare. Molto figo.
2 cose dalla quale difendersi
Il cambiamento fuori è un’opportunità senza precedenti, ma dentro? Dentro dobbiamo gestire l'altro lato della tenaglia: l'abbondanza di informazioni che ci piomba addosso senza ordine. Oppure il mito del supereroe dei nostri tempi, il più brutale degli "inganni" che il mondo della comunicazione e dei social media poteva rifilarci, ovvero la sensazione di doversi/potersi costruire un'immagine da "vendere" agli altri, e a se stessi, nel lavoro e nella vita. Perché?
Perché per molti di noi, essere autentici rappresenta “il problema”, poiché le nostre ansie e le nostre fragilità ci espongono in modo crudo di fronte allo specchio. Affrontare gli aspetti più delicati di noi stessi diventa più tollerabile invece quando realizziamo che tutti conviviamo con le nostre debolezze e schifezze, ognuno nella sua storia. E allora bastava dirlo prima… che i supereroi non esistono fuori dalle storie, e “nel mondo reale non ci sono segreti, ma solo sottili abilità” - dice Giorgio Nardone nel libro Cavalcare la propria tigre - che possiamo apprendere, ogni giorno. Libro super facile che racconta l’arte dello stratagemma insito in culture e mondi diversi, da leggere prima e dopo il panettone.
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Lo vuoi? Abbiamo 3 copie che arrivano gratuitamente prima di Natale se ordinati subitoooo. Scrivici a teamwork@digitalmanagers.it
“L’unica costante è il continuo cambiamento; come l’acqua vince su tutto perché si adatta a tutto” dice più o meno Lao Tse (per il te delle 5 beccati questo). Le osservazioni cambiano in base alle prospettive assunte, e le nostre strategie si devono sempre adattare alle circostanze e alle occasioni, come l’acqua.
Martin Luther King nel guidare gli afroamericani verso la conquista dei diritti civili negli Stati Uniti disse loro: “I have a dream”. Poteva anche dire: “Ho un piano triennale” ma non lo ha fatto, forse perché ciò che ci muove veramente è la forza delle emozioni, dei sogni di un cambiamento intrinsecamente legato ad un futuro migliore per noi.
Ultima newsletter dell’anno… Tiriamo due somme?
23 Newsletter
+ 50% di iscritti in più
56% il nostro tasso di apertura
14 gli stati (mentali) da cui ci leggono
Classifica degli episodi più letti:
Quel Sano Distacco Emotivo Quotidiano (17 Maggio)
Questi Manager Creano Nuovi Manager (11 Gennaio)
No Leaders Please (5 Aprile)
Ti sei mai chiest@ come canterebbe Mariah con il raffreddore? 👇
Pensieri sotto l’albero: essere più noi stessi di prima, fare forza sulla nostra percezione e non quella degli altri, cavalcare la nostra tigre in continuo movimento ❤️
Grazie per il supporto a te, grazie alla nostra amica Eva per il supporto sul campo, Buone feste!
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Emanuele & Michele
Buongiorno a tutti, complimenti a Chiara, Walter e Mauro per essersi aggiudicati le copie!!!