Per tutto Maggio ci siamo concentrati sui rapporti umani, la scorsa uscita (Quel Sano Distacco Emotivo Quotidiano) ha fatto il record di letture e condivisioni, ne siamo fieri. Stiamo crescendo anche grazie a te ❤️.
Questa è la terza uscita di Maggio, quella di troppo, quella che non ci voleva, ma è capitata… (questo Maggio ha 5 mercoledì e non lo abbiamo inventato noi). Un’uscita nata dalla coerenza/promessa di farci sentire ogni 2 mercoledì, e creata con la voglia di “spingere” ancora di più l’argomento del mese.
Spingi che ti spingi, siamo arrivati a parlare di se**o e soldi, in un back to back tendenzioso, seduzioso e minuzioso.
Cominciamo!
Siamo Emanuele e Michele, da 1 anno per 2 volte al mese parliamo di 3 cose a giro: emozioni lunatiche, ascolto interiore e consapevolezza. Su questi schermi, l’apprendimento di nuovi mindset, rituali emozionali e soft skills, si combina con gli impulsi umani più reali, dove troviamo anche le attrazione più fatali...
Se**o, soldi e lavoro, come il diavolo, l’acqua santa e il cemento, fanno paura, e fanno pure bene (a far paura 😁). La benzina può essere verde ma non è “green”. Il flirt lavorativo, l’energia attrattiva tra tastiera e monitor, esiste per davvero. A volte diventa seduzione e poi muore…nel buio. E i soldi? I soldi portano la felicità, pare.
Secondo uno studio di Gleeden, il 73% su un campione di pubblico italiano (4.710 utenti) si è già sentito attratto da un/a collega.
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Per ovvie ragioni, il lavoro in remoto abbassa la media dei fatti e smisfatti se**uali a lavoro, che tra i muri di casa, impennano per poi precipitare dalla finestra del browser (o quella di casa) passando per google meet. Ma questa è un’altra storia, ed era solo per dire che forse abbiamo finalmente trovato una motivazione valida per chiudere lo smart working. LOL!
Hai notato che chiunque dei tuoi amici che sceglie il prossimo nuovo lavoro, “scalda” il discorso partendo o finendo dall’offerta economica che gli offriranno con la nuova occupazione? Se decide di cambiare lavoro, spesso lo fa per soldi. Se lascia, lo fa anche per i pochi soldi che prende. I soldi hanno un peso nelle scelte future. I soldi.
Dunque, forse i soldi portano davvero nuova felicità, oppure incidono in qualche misura importante nel costruirla. Daniel Kahneman (in pensieri lenti e veloci) dice che le persone ricche non sono automaticamente più felici, in quanto la vera differenza sta tra la povertà e il benessere, non tra il benessere e la ricchezza.
Secondo Dan Ariely, professore di psicologia ed economia comportamentale, quello che motiva realmente le persone è avere chiaro in mente qual è lo scopo delle loro azioni. In Payoff, libro molto figo, Ariely dice che la motivazione, a differenza di quello che comunemente pensiamo, non viene attivata dal denaro (o almeno non in modo così importante). I soldi contano certo, ma nella scala gerarchica occupano un posto marginale. Sembra che molti di noi apprezzino di gran lunga il progresso costante e l'avere un obiettivo.
Ariely ha creato un’equazione (dimenticando, a nostro torrido e modesto parere, qualcosa…) per spiegare quali sono le variabili in gioco.
Motivazione = Scopo + felicità + raggiungimento degli obiettivi + progresso + certezze per il futuro + sostegno degli altri + soldi + orgoglio.
ATTENT@, se**o (sul lavoro) e soldi mandano in tilt il nostro sistema limbico razionale. Indomabili e nascoste nell’armadio delle emozioni in gita di classe con la consapevolezza. Dobbiamo sempre osservarle da lontano e con la massima attenzione, per garantirci scelte sane e un posto in paradiso.
Se**o (sul lavoro) e soldi sono argomenti tabù in tutti i contesti e ambienti, spesso anche tra amici. Di soldi ne parla apertamente e in modo consapevole la community di Rame. Sul se**o più in generale, niente paura, sui social non è più un tabù, lo hai notato anche tu che gli esperti imperversano sui social? Vero? Se lo abbiamo notato solo noi è forse la cosa più preoccupante di tutta questa NL. Togliamoci questa curiosità per favore. Non mentire mentre hai in mano la nostra dignità.
Se il sondaggio è andato bene (per noi) iscriviti per leggerci ogni 2 mercoledì.
Come vivono i manager il rapporto con i soldi e il se**o nel lavoro quotidiano?
Risponde Eva Martini, sempre taglientosa, tendenziosa, scintillosa:
Nel film del 1997 “Se**o e Potere” si racconta di come, due settimane prima delle elezioni presidenziali, il Presidente degli Stati Uniti in carica venga coinvolto in uno scandalo sessuale (accuse di violenza subita da una minorenne all'interno della Casa Bianca). Per salvare la faccia (per non dire le chiappe) del Presidente, viene chiamato Robert De Niro, consulente esperto di mass media, per distrarre l’opinione pubblica e far passare le accuse in sordina. De Niro si allea con Dustin Hoffman, regista e produttore, che attraverso filmati creati appositamente farà credere che è scoppiata una guerra, alla quale gli Stati Uniti non possono non partecipare, contro l’Albania. Non vi spoileriamo il finale, cinico al punto giusto.
Questo film ci ricorda per certi versi le aziende, nelle quali corrono spesso due storyline parallele: quella che racconta la vision, i valori, lo scopo dell’azienda, politicamente corretta e quella nascosta, non detta, sussurrata, talvolta solo immaginata.
Nei casi più sordidi, il se**o è spesso usato come moneta di scambio per scalare più velocemente la scala gerarchica o talvolta solo per avere ciò che aspetterebbe di diritto, ma viene indebitamente tenuto sotto sequestro. Il movimento #metoo ha portato alla luce quanto questo meccanismo diabolico fosse diffuso in alcune sfere di Hollywood. Senza però scendere a quei livelli danteschi, qualche girone più in su stanno quelli che il se**o lo usano “con leggerezza”, facendo “battute” e allusioni, immaginando che sia divertente per tutti. Spoiler: spesso non lo è.
Ciò che sta accadendo in alcune realtà aziendali è che quello che prima veniva “accettato” (sarebbe meglio dire subito) ora non lo è più. Improvvisamente, qualcuno punta i piedi: non vuole più sottostare a queste regole, non accetta più queste “battute”, fa sentire la sua voce. E il castello di carte crolla. “Eh però… adesso non si può più scherzare su niente!”. No bello mio, o ridi con me o niente.
Come dentro le nostre credenze (di casa), e dentro le nostre finestre dei browser (e di casa) ci sentiamo confidenti e in famiglia con KaleidoHUB, il nuovo progetto di coaching e counseling con Eva Martini e Alessandra Scomparin. Per loro ogni azienda è un caleidoscopio, dove ciascun individuo è unico come un frammento di vetro colorato, che unito agli altri crea forme nuove sempre in evoluzione. WOW!
Come diciamo sempre: le PERSONE sono il vero unico valore fondante di un’organizzazione, se loro crescono, cresce anche il business. Se cresce il business crescono i soldi e l’equazione di Ariely si completa.
Brave brave brave ❤️ ! www.kaleidohub.com
I problemi tuoi derivano dal tuo menefreghismo, diceva il nostro amico Maccio Capatonda, prima di passare alla pillola per utilizzare solo il 2% del cervello e vivere sereno.
Spingi che ti spingi, vivi seren@, usa il sistema limbico razionale e condividi la nostra newsletter con equazione e motivazione.
Grazie per questo anno folle passato insieme.
Il prossimo sarà ancora più folle e pieno di novità!!!
Alla prossima, con tanto affetto ❤️
Emanuele e Michele